giovedì 21 febbraio 2008

Il Postmoderno ha prodotto la globalizzazione libertaria

Il superamento della condizione dello Stato nazione (1) , conduce ad una società nell’ambito della quale l’assenza dello stato, della comunità politica, l’inesistenza di un confine territoriale-giuridico-militare, inducono gli uomini in una condizione di isolamento, di solitudine,libertaria .I legami tra gli uomini, non sono più morali, o religiosi, né giuridici, ma di efficienza e di scambio. Per questa via si passa dal concetto di popolo, a quello di massa , a quello di moltitudine. Con l’apertura di quella gabbia protettiva ma anche oppressiva dello Stato- moderno, l’uomo è tornato libero, ma non alla libertà civile, della società della comunità,della polis, ma alla libertà anarchica in una specie di stato di natura capitalista, in una giungla di mercato, nella quale vive senza bisogno alcuno di totem e riferimenti, di dialogo e di discussione, ma solo nel tentativo di accrescere la propria personale ricchezza , come maggiore certezza del proprio futuro,come elemento per combattere la paura esistenziale. L’uomo del postmoderno ha abbattuto anche i simboli laici, i totem m della democrazia, si avverte come elemento in una rete, margine di una ulteriore posizione di ottimizzazione, non ha identità soggettiva, ma solo oggettiva e legata ai risultati delle proprie azioni.


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(1) << La novità consiste nel fatto che in tale contesto i vecchi poli di attrazione costituiti dagli Stati –nazione, dai partiti, dalle professioni e dalle tradizioni storiche perdono il loro potere di centralizzazione. Né sembra che essi debbano essere sostituiti,almeno al livello che è loro caratteristico.>>, Lyotard, La condizione postmoderna,Milano, Feltrinelli, pag. 31